Ai familiari va il nostro pensiero e il ricordo commosso, nella speranza che il loro sacrificio, le loro lotte, non vadano disperse nel tempo, ma che con fermezza guidino politici, nuove generazione e tutti i cittadini verso la presa di coscienza che la mafia e la criminalità non possono e non devono vincere.
«doveroso riconoscimento che il Paese tributa al dramma da voi vissuto e al coraggio con il quale avete saputo affrontarlo nei lunghi anni trascorsi. Il dolore e lo sgomento per la strage di via D'Amelio restano vivi nella memoria di tutti». Così come l'impegno di Borsellino «nel contrasto alla criminalità organizzata». (Giorgio Napolitano)
«Il 19 luglio è per l'Italia un giorno triste nel quale si ha il dovere di ricordare con onore e gratitudine un uomo che ha incarnato con coraggio e spirito di sacrifico l'essenza vera di uomo dello Stato». (Walter Veltroni)
Che le parole di un vero uomo di stato mantengano vivo il ricordo....
"La lotta alla mafia , il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità." (Tratto da un discorso di Paolo Borsellino ai cittadini siciliani).
"Vi è stata una delega totale e inammissibile nei confronti della magistatura e delle forze dell'ordine a occuparsi esse solo del problema della mafia [...]. E c'è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l'ha condannato, ergo quell'uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be' ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest'uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest'uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!"
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