
"Oggi il ministro ci spiega candido dalle pagine del Corriere della Sera che è stato lui a introdurre il tax credit, quando è vero l'esatto contrario", sottolinea Marcucci, "e cioè che questa misura preziosa per il nostro cinema, voluta e realizzata da Rutelli e dal governo di centrosinistra, è stata difesa da noi con le unghie e con i denti per evitare che i tagli del governo di Berlusconi, Tremonti e Bondi la spazzassero via".
"C'è un limite anche alla decenza", conclude l'esponente del PD. "Intestarsi con disinvoltura il lavoro, e qualche merito, altrui è una operazione di revisionismo che sarebbe grave, se non fosse tanto smaccata e non credibile: il tax credit, nonostante Bondi, è salvo."
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