Don Zappolini, parroco di Lari (Pisa), Ansa 23 dicembre
mercoledì 30 luglio 2008
Appalti pubblici, Mariani e Iannuzzi: dal Pd proposte per sicurezza, trasparenza, qualità progettazioni, tutela delle imprese.
venerdì 25 luglio 2008
Direzione Regionale del Pd della Toscana
Una candela per non dimenticare il Tibet
giovedì 24 luglio 2008
Veltroni: "Sì al federalismo fiscale ma mai un'alleanza con la Lega"
Marcucci incontra presidente Comunità Montane
Marcucci, che vive in Garfagnana e quindi conosce bene le esigenze della montagna, si è impegnato anche a coordinare i senatori eletti in Toscana per fare fronte comune al momento del dibattito in Aula a Palazzo Madama.
Marcucci a Bondi: il tax credit voluto da Rutelli
mercoledì 23 luglio 2008
Inno all'Unità, malafede su Mameli
La polemica sull'Inno di Mameli è già di per sé spiacevole, ma assume connotati tra il grottesco e l'odioso quando è accompagnata da volgarità e disprezzo della storia. Il gesto di Bossi non merita alcun commento, mentre, a mio avviso, è opportuno spendere qualche parola in più per ricordare, soprattutto ai più giovani, quanto sia evocativa la figura di Goffredo Mameli e come il suo inno possa davvero assurgere a simbolo del Risorgimento, cioè dell'anelito all'unità e alla libertà della Patria.Sarebbe un errore molto grave limitarsi ad una difesa istituzionale dell'inno, peraltro spesso criticato anche in passato perché ritenuto non sufficientemente solenne e troppo bandistico: l'attenzione va spostata dalla musica di Novaro ai versi di Mameli. Nelle parole che cominciano con "Fratelli d'Italia" c'è tutta l'anima poetica di un ventenne che generosamente raggiunge Roma per battersi per un'Italia libera e repubblicana con Roma capitale, che è a fianco di Mazzini nel pensiero e di Garibaldi nell'azione fino all'estremo sacrificio. Sarà senz'altro appesantito dalla retorica guerriera dell'epoca, ma il "dov'è la vittoria le porga la chioma che schiava di Roma Iddio la creò" emoziona ancora oggi: e solo un travisamento troppo grossolano per non essere frutto della malafede può indurre a pensare che la schiava sia l'Italia anziché la vittoria.
martedì 22 luglio 2008
Il Governo: tagli di 1000 commissariati e 7000 agenti
sabato 19 luglio 2008
Sedici anni dalla strage di via D'Amelio....
Ai familiari va il nostro pensiero e il ricordo commosso, nella speranza che il loro sacrificio, le loro lotte, non vadano disperse nel tempo, ma che con fermezza guidino politici, nuove generazione e tutti i cittadini verso la presa di coscienza che la mafia e la criminalità non possono e non devono vincere.
«doveroso riconoscimento che il Paese tributa al dramma da voi vissuto e al coraggio con il quale avete saputo affrontarlo nei lunghi anni trascorsi. Il dolore e lo sgomento per la strage di via D'Amelio restano vivi nella memoria di tutti». Così come l'impegno di Borsellino «nel contrasto alla criminalità organizzata». (Giorgio Napolitano)
«Il 19 luglio è per l'Italia un giorno triste nel quale si ha il dovere di ricordare con onore e gratitudine un uomo che ha incarnato con coraggio e spirito di sacrifico l'essenza vera di uomo dello Stato». (Walter Veltroni)
Che le parole di un vero uomo di stato mantengano vivo il ricordo....
"La lotta alla mafia , il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità." (Tratto da un discorso di Paolo Borsellino ai cittadini siciliani).
"Vi è stata una delega totale e inammissibile nei confronti della magistatura e delle forze dell'ordine a occuparsi esse solo del problema della mafia [...]. E c'è un equivoco di fondo: si dice che quel politico era vicino alla mafia, che quel politico era stato accusato di avere interessi convergenti con la mafia, però la magistratura, non potendone accertare le prove, non l'ha condannato, ergo quell'uomo è onesto… e no! [...] Questo discorso non va, perché la magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire, be' ci sono sospetti, sospetti anche gravi, ma io non ho le prove e la certezza giuridica per dire che quest'uomo è un mafioso. Però i consigli comunali, regionali e provinciali avrebbero dovuto trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze sospette tra politici e mafiosi, considerando il politico tal dei tali inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Ci si è nascosti dietro lo schema della sentenza, cioè quest'uomo non è mai stato condannato, quindi non è un mafioso, quindi è un uomo onesto!"
venerdì 18 luglio 2008
Costruiamo l'alternativa: al via il tesseramento
Campagna per la legalità del Pd della Toscana
giovedì 17 luglio 2008
L'organizzazione
Comparini Alberto
Il Vice-Segretario:
Toni Viviano
L'esecutivo:
Zaretti Francesca, Tamagnini Anna, Nardini Daniela, Micchi Yuri, Tamburi Michele e Bertoncini Francesco (tesoriere).