Abbiamo allestito due presepi. Nel primo manca Gesù, perché non può nascere in un mondo che non accoglie. Nel secondo ci sono prostitute e barboni che, come Giuseppe e Maria, cercano un angolo di mondo dove sopravvivere».
Don Zappolini, parroco di Lari (Pisa), Ansa 23 dicembre

mercoledì 3 settembre 2008

Alla Luvata e' iniziata la procedura di mobilita'

Da "Il Giornale di Castelnuovo"

Dal 01 settembre è iniziata la procedura di mobilità, quindi di licenziamento collettivo, che in 75 giorni dovrà portatre alla soluzione del problema relativo all decisione della società finlandese di dismettere la produzione di cavo superconduttore dallo stabilimento di Fornaci di Barga.In questo tempo dovranno essere avviate le contrattazioni per la ricollocazione del personale in esubero, cioè le 49 persone attualmente impiegate, o trovata una soluzione alternativa quale potrebbe essere l'acquisto dell'unità produttiva da parte di terzi.Il giorno 8 settembre prossimo ci sarà un nuovo incontro in Provincia dove sono stati convocati tutti gli esponenti politici e sindacali nonchè i rappresentanti di Luvata per avviare un percorso comune per la salvaguardia dei posti di lavoro.In questi giorni i lavoratori hanno attuato diverse ore di sciopero contro la decisione dell'azienda di procedere con la messa in mobilità del personale.

1 commento:

Unknown ha detto...

Il problema che sta alla base della Luvata e di mille altre aziende parti di multinazionali si potrebbe risolvere con una scelta coraggiosa che nessun governo nemmeno di centrosinistra riuscirà mai a prendere, eccola:

"Quando una società specie se estera investe in Italia e dà lavoro deve essere aiutata in mille modi possibili, attraverso riduzioni di tasse, incentivi commerciali, ecc... Quando chiude non per fallimento ma per spostare la produzione in altri paesi dove può sfruttare la manodopera gli si deve impedire di commerciare nel nostro paese". Lo stesso dicasi per gli imprenditori italiani che fanno la stessa cosa mandando a casa i lavoratori. A questi signori andrebbe fatta perdere la cittadinanza italiana e se vogliono tornare nel nostro Paese lo devono fare solo come turisti.... non a campare di rendita con i soldi fatti in Cina o in India.
Sarebbe tanto semplice ci fosse la volontà... ci vorrebbe una sorta di "divieto di ingresso e di embargo commerciale". Dicendo ciò mi rendo conto che potrebbe da un lato allontanare i capitali, ma dall'altro eviterebbe anche di leggere notizie come questa.
Chi per il profitto non tiene minimamente conto delle famiglie che si troveranno in difficoltà a causa loro non merita compassione.

So che è pura utopia la mia... ma queste frasi ancorché molto fantasiose ogni tanto mi piacerebbe sentirle pronunciare da qualche esponente del Partito democratico.
Se si dialoga con il PDL sulle intercettazioni non vedo perché non si debba dialogare con idee "stravaganti" ma a difesa dei lavoratori.

Sono un illuso??? Può darsi.

Saluti

Ale